mercoledì 8 agosto 2007

Paradosso dei Gemelli

Consideriamo un'astronave che parta dalla Terra nell'anno 3000; che mantenendo una velocità costante v raggiunga la stella Wolf 359, distante 8 anni luce dal nostro pianeta; e che appena arrivata, inverta la rotta e ritorni sulla Terra, sempre a velocità v. Di una coppia di fratelli gemelli, l'uno salga sull'astronave, mentre l'altro rimanga a Terra.

Volutamente, nei calcoli trascuriamo per semplicità l'accelerazione e la decelerazione della navetta, anche se, per portarsi a velocità relativistiche in tempi brevi, occorrerebbero accelerazioni insostenibili per l'uomo e per la nave.

Supponiamo che v sia di 240.000 km/sec, cioè v = 0.8 c. Per questa velocità si ha:

1/\gamma = \sqrt{1- \frac {v^2}{c^2}} =  0.6

per cui, secondo la teoria della relatività ristretta, nel sistema in movimento il tempo scorre al 60% del tempo nel sistema in quiete. Quindi:

  • Nel sistema di riferimento della Terra, l'astronave percorre 8 anni luce in 10 anni nel viaggio di andata, e ne impiega altrettanti nel viaggio di ritorno: essa quindi ritorna sulla Terra nel 3020. Sull'astronave, però, il tempo scorre al 60% del tempo della Terra, quindi secondo l'orologio dell'astronauta il viaggio dura 6 anni per l'andata e altrettanti per il ritorno: all'arrivo, quindi, il calendario dell'astronave segna l'anno 3012. Il fratello rimasto sulla Terra è perciò, dopo il viaggio, di otto anni più vecchio del suo gemello.
  • Nel sistema di riferimento dell'astronave, per effetto della contrazione relativistica delle lunghezze, la distanza fra la Terra e Wolf 359 si accorcia al 60%, cioè a 4.8 anni luce: alla velocità di 0.8 c, si impiegano quindi, secondo l'orologio dell'astronave, 6 anni per l'andata e 6 per il ritorno, coerentemente con quanto calcolato nel sistema di riferimento della Terra. Ma, poiché in questo sistema di riferimento è la Terra a muoversi, è il suo orologio che va al 60% del tempo dell'astronave: quando l'astronave fa ritorno, sulla Terra sono trascorsi solo 7.2 anni, perciò non è l'anno 3020, ma il 3007, ed è il fratello a bordo dell'astronave ad essere di 4.8 anni più vecchio.

venerdì 3 agosto 2007

Il cellulare si attiva con l'occhio

Codice pin addio. Per accendere il telefonino basterà uno sguardo e un click. E' l'ultima invenzione della ditta giapponese Oki Electric: un cellulare che riconosce il legittimo possessore con la scansione dell'iride utilizzando la normale fotocamera presente sul telefono e permettendone l'utilizzo esclusivamente al proprietario. Già presente sul mercato nipponico, entro l'estate il software sarà scaricabile sui telefonini in tutto il mondo.

Oki Electric ha realizzato una versione compatibile per tutti gli smartphone dotati di Windows XP, Symbian o Windows Mobile. Il programma ha un peso di soli 200 KB. Il processo di lettura, che dovrebbe durare solo pochi secondi, avrà un margine d'errore di uno su 100 mila scansioni. E per utilizzare l'applicazione "Iris Recognition Tecnology", fa sapere l'azienda, basterà che il nostro cellulare sia munito di una fotocamera di almeno un Megapixel di risoluzione. Il sofware verrà commercializzato entro l'estate, mentre i primi cellulari a scansione ottica della Oki Electric saranno sul mercato già dal prossimo anno.

Un sistema di protezione che sembra infallibile: l'impronta digitale dell'occhio è difficilmente falsificabile. E che aiuta la memoria: non ci sarà nessun codice da ricordare per attivare il telefonino. "Siamo orgogliosi di rendere accessibile questa nuova tecnologia ai cellulari per un utilizzo sicuro e in pace con noi stessi", dice Teruo Iijima, general manager della società, che pronostica un suo prossimo utilizzo anche per altre apparecchiature di uso quotidiano.

mercoledì 1 agosto 2007

Il mistero del lama non-morto

Dopo 75 anni dalla sepoltura, il corpo del religioso russo appare ancora intatto come al momento della morte avvenuta nel 1927

I non-morti appartengono alla tradizione della letteratura e del cinema horror, e soprattutto al regno della fantasia: ma non è il caso del Lama buddista russo Dashi-Dorgio Itighilov, sepolto nella nativa Buriazia nel 1927 e riesumato nel 2002, il cui corpo appare intatto, né mummificato né congelato, semplicemente integro come se i tessuti fossero ancora viventi.

Gli scienziati hanno quasi gettato la spugna: il mistero è assolutamente inspiegabile in base alle attuali conoscenze. Perciò, a cinque anni dalla sorprendente esumazione, hanno deciso di indire un convegno internazionale sul fenomeno, che ha dato vita anche a un apposito centro di studi. Parteciperanno almeno 150 fra ricercatori e religiosi e sarà presentata una ventina di rapporti che cercheranno di spiegare l'inspiegabile, con maggiore o minore verosimiglianza. Fra questi, uno che sostiene come la causa sia il luogo di sepoltura, in un punto di congiunzione fra i tre fiumi Amur, Lena e Ienissei (i più grandi della Siberia), una zona geologica unica nella quale può avvenire di tutto.

Gli studiosi, riferiscono i media russi, cercheranno anche di dare un senso più preciso a un manoscritto di Itighilov trovato nel 2003 nella biblioteca del monastero di Ivolginski, dove il corpo del Lama è stato collocato in un'urna di vetro sotto una statua del Buddha. In quello scritto, l'antico capo spirituale dei buriati descrive le sue dodici esistenze sulla Terra, cinque in India, cinque in Tibet, due in Buriazia, oggi repubblica autonoma russa.

Dashi-Dorgio Itighilov, nato nel 1852, fu eletto Khambo Lama - capo dei lama buriati - nel 1911, come dodicesimo rappresentante della stirpe. Venerato come santo, apprezzato dallo stesso zar Nicola II, annunciò nel 1927 ai fedeli l'intenzione di passare a un altro livello di esistenza per raggiungere il Nirvana - la meta spirituale definitiva dei buddisti - e, messosi in posizione di loto, seduto a gambe incrociate, semplicemente smise di respirare.

Prima di farlo aveva pronosticato agli attoniti adepti l'orrore delle purghe staliniane che sarebbero presto arrivate. Aveva anche promesso, vuole la tradizione, di tornare sulla Terra come incarnazione del Buddha, e aveva pure indicato una data, il 2002. Venne messo, in quella stessa posizione di loto nella quale era - forse - morto, in un sarcofago di cedro e sepolto alla profondità di un metro e mezzo. Il corpo era stato cosparso di sale e avvolto in bende. Nel 2002, per obbedire alla profezia, è stato esumato, e il mistero è apparso in tutta la sua forza. La salma - se di salma si tratta - è stata anche consegnata, col beneplacito dell'attuale Khambo Lama, agli scienziati russi, che hanno fatto esami approfonditi. I campioni di tessuto prelevati sembrano appartenere a un uomo vivo, o tutt'al più morto da poche ore. Vi è traccia di processi fisiologici in atto, anche se come sospesi. Il monastero è luogo di pellegrinaggio continuo da parte di fedeli e curiosi, ma anche di esterrefatti scienziati che vogliono vedere con i loro occhi l'inspiegabile fenomeno. Le autorità buriate stanno costruendo un sacrario apposito per il loro Lama: che comunque non accenna a volersi svegliare dal lungo sonno.

Fonte : http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2007/07_Luglio/09/lama_non_morto.shtml

I misteri della scienza secondo Live Science 10

- La connessione mente-corpo. Quale influenza ha la mente su corpo? E il corpo sulla mente? Interrogativi che la scienza si è posta da tempo e cui non ha saputo trovare una spiegazione esaustiva. Nonostante i notevoli progressi compiuti dalle neuroscienze negli ultimi venti anni, molti fenomeni restano misteriosi anche per la medicina.
- Le percezioni extrasensoriali. Molti i tentativi di testare la validità delle presunte capacità extrasensoriali, tutti con esito negativo. Ciononostante non è stato nemmeno possibile dimostrare la falsificabilità delle stesse esperienze, mettendole così nel computo dell'impossibile. Forse non è con strumenti scientifici, o perlomeno non con quelli oggi a disposizione, che si potrà spiegare la capacità di predire il futuro o il funzionamento degli altri magici «poteri psichici».
- La quasi-morte. Sono numerose le testimonianze di persone che sono state molto vicine alla morte. La luce in fondo al tunnel, il vedere il proprio corpo dall’esterno, il grande senso di pace sono descrizioni frequenti tra chi ha vissuto tali momenti. Tuttavia nessuno è mai riuscito a dimostrare alcunché a riguardo, né i redivivi né i medici. Né in un senso né nell'altro.
- Gli Ufo. Che esistano oggetti volanti non identificati non è in discussione. Tanti, troppi gli avvistamenti cui l'aeronautica civile e militare non ha mai dato spiegazione; ma da questo a poter dimostrare l'esistenza di extraterrestri su navi spaziali ce ne corre parecchio, soprattutto per gli scienziati.
- I Deja-vu. La sensazione di aver già vissuto un'esperienza, di aver già visto un luogo in cui non si è mai stati, di aver già sentito una musica nuova, o detto alla francese «deja-vu» (già visto). Le ricerche scientifiche in merito hanno dato una serie di giustificazioni al fenomeno, ma non sono ancora riuscite a spiegarne la vera causa e la natura.
-I Fantasmi. Vere e proprie star della letteratura e del cinema, i fantasmi forse esistono anche al di fuori del mondo della fiction. Suggestione o realtà, il fatto è che le testimonianze, come per gli Ufo, continuano numerose e come per gli ufo nessuno è mai riuscito a dirimere definitivamente la questione.
- Le scomparse misteriose. Rientrano nei casi che la scienza non sa spiegare anche le numerose scomparse di persone. Quando nemmeno la polizia scientifica riesce a trovare le prove non è possibile sostenere nessuna tesi.
- L'intuizione. Il sesto senso, la comprensione ingiustificata e non consapevole ma di cui si è convinti come di un teorema matematico. La scienza non riesce a spiegare, tra i vari meccanismi psichici, quello dell'intuizione. Per Platone si trattava in realtà di memoria di conoscenze innate, o già vissute precedentemente. Ma Platone credeva nella trasmigrazione delle anime e benché grande filosofo non si può annoverare tra gli scienziati che invece rimangono senza parole dinnanzi alle intuizioni, da quelle più futili a quelle... matematiche.
- Il Bigfoot. Piedone l'americano, un animale simile a un uomo ma molto più grande. Di lui, oltre alle testimonianze spaventate di molti nordamericani, restano solo le enormi impronte sulla neve. Scherzo o traccia di un nostro simile? Imparentato con lo ieti o uomo delle nevi dei Tibet, che molti scalatori tra cui Messner giurano di aver avvistato sull’Himalaya, rientra insieme ad altri mostri come quello di Loch Ness tra i casi che la scienza non può verificare per mancanza di prove, e che per lo stesso motivo non può falsificare.
- Il brusio di Taos. Taos è una cittadina del New Mexico (Usa). Alcuni dei suoi abitanti - circa il 2 per cento - da anni sentono un brusio a bassa frequenza provenire dal deserto circostante. Pressione bassa per una parte dei Taoiani? Forse sì, ma non si può dire con esattezza, la scienza deve ancora indagare a fondo. A questo serve, e con il suo metodo di tentativi e fallimenti ed esperimenti ripetibili è riuscita a spiegare molte cose che tempo fa sembravano misteriose

Fonte : http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/07_Luglio/25/pop_misteri.shtml

IL BAMBINO CHE VISSE DUE VOLTE

GLASGOW, 17-07-2007
All’asilo disegnava una casa bianca, davanti al mare; a sua madre chiedeva che fine avesse fatto il cane maculato e la macchina nera. Eppure Cameron Macaulay, classe 2001, vive a Clydebank, vicino a Glasgow, dalla finestra della sua stanza vede i tetti di mattoni rossi e, soprattutto, nessun cane maculato è mai circolato per casa, tanto meno una macchina nera è mai stata parcheggiata in garage.

Lontani chilometri dalla terra dell’Induismo e del Buddhismo, la vicenda dello scozzese reincarnato, è già diventata un documentario per la Tv. Certo non ha nulla a che vedere con il misticismo di Osel Hita Torres, il bambino spagnolo ritenuto la reincarnazione di un Lama, che fu accompagnato dal padre tra i monaci buddhisti tibetani nelle montagne del Buthan, e che ispirò il «Piccolo Buddha» di Bertolucci. Eppure è destinata a restare negli annali delle reincarnazioni post-moderne. D’altronde, se lo stesso Osel ora vive a Ibiza e per il compleanno ha chiesto una moto nuova, il Dalai Lama in persona ha spiazzato il mondo l’estate scorsa proponendo di cercare il successore tra la comunità monastica in esilio. Altro che tra i reincarnati. Ritornando in Scozia, la storia di Cameron, il bambino con il caschetto biondo e gli occhi azzurri inizia nel 2003. «Aveva tre anni - spiega la madre, Norma - quando si mise a raccontarmi le storie dei suoi compagni di Barra, un’isola a 300 chilometri di distanza». E non era che l’inizio. «Parlava dei suoi fratelli, dei capelli lunghi e castani di sua madre che gli leggeva un grande libro su Dio e di come suo padre, un certo Shane Robertson, fosse morto investito sulle strisce pedonali. Ero sconvolta». Norma ha i capelli rossi, non è religiosa, è una mamma single, e può contare solo su Martin, il fratello maggiore di un anno di Cameron.

Il tempo passa, il bambino cresce e la sua fantasia si colora di dettagli. «Non devi temere la morte - diceva alla madre - perché si ritorna: mi chiamavo Cameron anche prima». Dopo la filosofia si dedica alla rassegna della vita quotidiana. «Iniziò a lamentarsi perché nell’altra casa aveva tre bagni, mentre noi ne abbiamo solo uno». E poi perché «nell’altra vita trascorreva i pomeriggi giocando sulla scogliera dietro casa e perché con l’altra famiglia viaggiava molto, mentre noi non siamo mai usciti dalla Scozia». La mamma, i parenti e le maestre resistono fino al sesto compleanno, quando Cameron inizia a piangere perché, diceva, «gli mancava la sua famiglia di Barra». E, soprattutto, quando Norma scopre che una casa di produzione cinematografica è alla ricerca di storie di reincarnati.

È lì che la mamma 42enne decide di fare le valige e di portarlo a Cockleshell Bay, nell’Isola di Barra. Con al seguito una telecamera e Jim Tucker, il direttore della clinica di psichiatria infantile alla Virginia University, esperto in reincarnazioni. «Dopo qualche giro abbiamo trovato la casa bianca, sul mare, con i famosi 3 bagni». A quel punto anche lo psicologo ha avuto un sobbalzo. «Nel 70% dei casi - spiega Tucker - i bambini ricordano morti avvenute in circostanze non naturali, incidenti o episodi traumatici». Occasioni in cui, secondo l’esperto, memoria ed emozioni sopravvivono. «La morte improvvisa del padre è stato un trauma per Cameron - commenta Tucker -. E questo suggerisce che la sua coscienza non è un prodotto del cervello, ma piuttosto un’entità distinta, capace di sopravvivere anche dopo la morte del corpo».

Scetticismo a parte, l’effetto sorpresa nel documentario è stato garantito. «Cameron era raggiante - racconta la madre -. Trovò l’entrata segreta della casa che tante volte aveva disegnato e mi disse quanto fosse ansioso di presentarmi alla sua famiglia». Membri di cui, però, non si trova traccia. La casa era abbandonata e all’anagrafe non è stato trovato nessun Shane Robertson. Si è risaliti a un certo Robertson, vissuto nella casa bianca tempo addietro e poi trasferitosi a Stirling. «Cameron guardò le foto di famiglia e riconobbe il cane maculato e la grande macchina nera di cui tanto aveva parlato». Certo non si è messo a parlare in perfetto dialetto Danzhou come fece nel 1979 Tang Jiangshan, bambino cinese della provincia di Hainan, che a soli 3 anni disse alla madre di chiamarsi Chen Mingdao, di essere figlio di Sandie, di abitare a 160 chilometri di distanza e di essere stato ucciso durante la Rivoluzione Culturale Cinese da un colpo di pistola. Compiuti i 6 anni i genitori lo portarono nel villaggio dei racconti e senza batter ciglio, Tang entrò nella casa del padre, riconobbe le sorelle, la fidanzata e iniziò a conversare come se fosse sempre vissuto lì.

Cameron si è accontentato di aver visto la casa sul mare con un’entrata segreta e alcune foto di un cane maculato e di una macchina nera. Risolto il mistero, si è rilassato ed è tornato a Clydebank insieme alle telecamere della troupe. Lo psicologo, invece, è volato alla clinica in Virginia con una storia in più da analizzare: «Da quando abbiamo aperto il sito - dice - sono più di 100 i casi simili a quello di Cameron». Certo è che tutti sono ritornati in tempo per vedersi nel documentario in Tv, in prima serata.

venerdì 27 luglio 2007

Poker, l'uomo batte il computer

A giocare a poker, per il momento, è più forte l'uomo della macchina. Perchè per quanto la ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale sia avanzata, l'uomo non ha ancora capito come e se sia possibile trasformare un "bluff" in un algoritmo. E' questa la conclusione scientifica a cui ha portato l'insolita partita a poker che si è giocata in questi giorni a Vancouver, in Canada, tra due giocatori professionisti e un computer programmato appositamente per sfidarli.

La partita era stata organizzata nell'ambito di una conferenza scientifica sull'intelligenza artificiale, campo in cui l'università di Alberta eccelle nel mondo. Sono stati inoltre gli stessi studiosi dell'ateneo canadese ad aver messo a punto dopo 18 anni di ricerche Chinook, il programma capace di calcolare tutte le possibili variabili di una partita a dama, 500 miliardi di miliardi. Ma un conto è giocare a dama e un altro a è giocare a poker, dove la vittoria arriva con intuizioni psicologiche. Per questo il poker è ritenuto dagli scienziati informatici un ottimo campo di sperimentazione: perchè i ricercatori sono convinti che un computer possa arrivare ad elaborare una capacità di calcolo talmente raffinata da acquisire quella che si potrebbe definire "sensibilità".

E' stata organizzata così a Vancouver dalla Association for the Advancement of Artificial Intelligence l'insolita partita. Da da un lato Polaris, un computer appositamente programmato per l'occasione e caricato con un programma teoricamente in grado di calcolare tutte le possibili variabili del poker; dall'altro i professionisti Phil "Unabomber" Laak e Ali Eslami, giocatori di Los Angeles considerati tra i più forti a mondo. Loro sono stati pronti ad accettare un confronto diviso in quattro partite e durato 48 ore su cifre tutto sommato modeste: dai 10 ai 20 dollari a puntata, vince chi arriva per primo ad aggiudicarsi 25 "mani". Hanno vinto loro.

Alla fine hanno ammesso: ''Non è stato facile''. Delle quattro partite, una è finita in parità, una è stata vinta da Polaris, due le hanno portate a casa i professionisti. Compresa l'ultima, quella decisiva, finita all'alba e che ha permesso loro di intascare 5000 dollari a testa. Ma i ricercatori dell'università di Alberta si sono detti molto soddisfatti. ''Polaris, che consiste in dieci programmi per giocare a poker sovrapposti l'uno all'altro, e continuamente aggiornati - ha commentato il preside della facoltà di Scienze Informatiche, Jonathan Schaeffer - ha fatto dei progressi straordinari''.

Dal 1991 un'equipe dell'università canadese ne studia lo sviluppo e ne sperimenta le capacità di calcolo con l'obiettivo di arrivare a dotare la sua memoria di meccanismi di calcolo tali da tradurre in termini matematici associazioni che non sono necessariamente logiche, ma di tipo "umano". Come appunto un "bluff" a poker.

Anche i pinguini (gay) piangono

Aveva commosso i newyorkesi la storia dei due pinguini gay, Roy e Silo, dello zoo di Central Park: avevano infatti cercato insieme di covare un sasso, mostrando a tutto il mondo il loro desiderio di paternità e famiglia. La direzione dello zoo di fronte a una così insistente richiesta aveva messo loro a disposizione un uovo fecondato che, grazie alle loro amorevoli cure, aveva dato alla luce un pulcino, dal nome Tango.

Sembrava una famiglia felice e invece neanche tra i pinguini sembra essere facile la convivenza e la durabilità di una coppia. Non si può mai stare tranquilli.

Giunge da New York la notizia (che apprendiamo dall’AGI) che i due pinguini si sono lasciati. Con l’aggravante che Silo ha lasciato Roy per una pinguina femmina di nome Scrappy.

Come si suol dire: cornuto e mazziato.

fonte : http://www.queerblog.it/post/408/anche-i-pinguini-gay-piangono/last



John Titor : L'uomo del Futuro

John Titor è il nickname di un personaggio apparso su un forum in Internet fra il 2000 e il 2001, dichiarando di essere un viaggiatore nel tempo proveniente dall'anno 2036.

Egli avrebbe rivelato fatti e avvenimenti che sarebbero accaduti fra la sua nascita e la sua partenza verso il passato. Il suo passaggio sul web ha alimentato forti discussioni sul suo conto e sul futuro dell'umanità.

Stranamente della sua storia si è cominciato a parlare solo alcuni anni dopo la sua "apparizione" su un blog nel 2000 con rilievo sui media sopratutto alla fine del 2006.

Titor ha affermato di essere un soldato reclutato per un progetto di viaggio nel tempo. Fu inviato nel passato (precisamente nel 1975) per recuperare un esemplare del computer IBM 5100, che conterrebbe la soluzione per risolvere un bug di UNIX. Pare che questo bug sia relativo ad un difetto conosciuto già oggi: le macchine con architettura a 32 bit ed un sistema UNIX, infatti, potrebbero funzionare solo fino al 2038, visto che il 19 Gennaio 2038 la variabile usata nei sistemi Unix per rappresentare la data supererà i 32 bit di lunghezza (overflow). Titor, tuttavia, ha rigettato l'ipotesi, sostenendo che il computer serviva per tradurre i linguaggi dei sistemi IBM con UNIX.

fonte : http://www.cosenascoste.com/John-Titor/
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Titor




martedì 24 luglio 2007

Hi-tech: Le 10 invenzioni che cambieranno la vita di tutti i giorni nei prossimi anni

La famosa rivista americana Forbes ha pubblicato la scorsa settimana una classifica delle 10 invenzioni che saranno in grado nei prossimi 10 anni di cambiarci la vita di tutti i giorni.

A dire la verità, molte delle tecnologie indicate nella classifica, sono già in qualche modo disponibili, ma, molto probabilmente hanno finora espresso solo il minimo della loro potenzialità.

1) Batterie ad idrogeno: non inquinanti, rinnovabili all'infinito permetteranno di far funzionare cellulari o auto senza l'utilizzo del petrolio.

2) Biotecnologie e terapia genetica: si parla di come gli individui, che adesso hanno tra i 30 e i 40 anni potranno raggiungere una età media di 120 anni grazie alla possibilità di combattere malattie genetiche o cancri e tumori, inserendo nel corpo cellule sane realizzata in provetta.
Si potrebbero anche prevenire malattie ereditarie come le malformazioni cardiache.

3) Uno dei grandi problemi del futuro, ma già molto attuale, è la mancanza di acqua potabile in molte parti del mondo. Una speciale cannuccia chiamata "LifeStraw", creata da alcuni svizzeri, sarà in grado di depurare l'acqua all'istante e ad un costo assolutamente accessibile per tutti: 4 dollari a cannuccia (e le cannucce "LifeStraw" saranno riutilizzabili).

4) Internet2. Ne abbiamo già parlato in alcuni articoli. La nuova rete, basata su fibre ottiche, consentirà di navigare dalle 100 alle 1000 volte più velocemente dell'Internet attuale, facilitando applicazioni come lo streaming audio-video e le videoconferenze.

5) MRAM. Ovvero Magnetoresistive Random Access Memory, le memorie del futuro.
Saranno sei volte più veloci di quelle attuali, sarà più resistente nel tempo e avrà costi minori.

6) Laptop a 100 Dollari. E' il computer portatile che Negroponte, il MIT e le Nazioni Unite sono in fase di creazione per permettere ai Paesi in via di sviluppo d accedere all'informatica.

7) Tecnologie sensoriali. A distanza, attraverso una vera e propria realtà virtuale, si potranno sentire e toccare oggetti, aprendo illimitati scenari nell'industria e nella medicina.

8) Voip. E' attualmente sulla bocca di tutti il Voice Over Ip, ovvero la possibilità di telefonare via Internet. Si incomincia anche a parlare di cellulari e di telefoni fissi in grado di utilizzare Internet (anche con il pc spento) per fare chiamate telefoniche a costi irrisori rispetto a quelli attuali.
Ma chi di noi utilizza realmente il VoIP? Pochissime persone. La rivoluzione è solo all'inizio.

9) Wireless e Wimax. I collegamenti Wi-fi sono già una realtà in alcune cittadine americane e in alcuni aeroporti europei. Il futuro sarà il Wimax, un protocollo wireless che permette di trasmettere i dati ad altissime velocità in aree molto ampie, superiori ai 40 chilometri.

10) Il petrolio. Non è una invenzione, ma potrà avere effetti rilevanti nella vita di tutti i giorni come le invenzioni qui sopra descritte, ma con conseguenze devastanti, assolutamente non positive. Soprattutto se, come ritiene Forbes, accettando le indicazioni degli analisti il costo del barile sarà di 200 dollari.
Non ci rimane che sperare nell'idrogeno.

Fonte http://www.webmasterpoint.org/speciale/2006feb28-10-invenzioni-futuro-cambieranno-vita.asp



venerdì 20 luglio 2007

Invenzioni Pazze

Ecco a voi una lista delle invenzioni più sorprendenti del 2006. Fa riflettere che le prime quattro riportate siano relative alle armi. La quarta poi (quella del CD antiterrorismo) è totalmente strampalata. Ma ne parliamo dopo:

  • I proiettili protetti da password: per sparare, un proiettile così fatto dovrebbe ricevere un impulso radio ad alta frequenza corrispondente a quello inviato dall'arma da fuoco del proprietario. Non potendo eliminare le armi, cerchiamo di restringerne il "campo d'applicazione". Sicuramente una protezione aggirabile, ma non da chiunque quindi è già qualcosa.
  • La pistola che chiama i rinforzi: se il poliziotto fa fuoco con la sua arma, viene stabilita la sua posizione tramite GPS e poi viene inviato un messaggio radio alla centrale che notifica l'uso dell'arma. Un modo per velocizzare i tempi di reazione delle forze dell'ordine?
  • Arma a microonde: non avendo niente di meglio da fare, due inventori sostengono di poter creare un'arma a microonde utilizzando i magnetroni dei comuni forni da cucina, e direzionandone in modo coerente i raggi.
  • CD-Rom anti-terrorismo biologico: prendi un CD, lo ricopri con un film chimico che si modifica in presenza di un determinato agente biologico (come un virus). Se il pericolosissimo virus è nell'aria, il film si deteriora e il CD risulta corrotto, così il PC può dare l'allarme.


Ma andiamo avanti:

  • Cuffie wireless con trasmissione "corporea": cuffie senza fili per ascoltare il lettore mp3: il segnale sonoro viene trasmesso sfruttando le cariche elettrostatiche che si accumulano naturalmente nel corpo. Si parla di correnti di qualche milionesimo di Ampere, quindi non dovrebbero esserci pericoli!
  • La ionosfera come antenna: per le comunicazioni a lunga distanza si usano i satelliti oppure si fanno "rimbalzare" i segnali radio (a bassissima frequenza) sulla ionosfera. Un gruppo di ricercatori invece vorrebbe utilizzare onde radio ad altissima frequenza (1GHz) come portanti per segnali UHF (quelli della TV, per intenderci), da ritrasmettere verso la terra utilizzando appunto la ionosfera come una vera e propria antenna.
  • La cartuccia inkjet con l'esplosivo: perchè non usare una stampante inkjet per stampare "circuiti esplosivi". Il disegnatore effettua il layout, lo stampa con un inchiostro "esplosivo" e può controllare la durata delle miccie al microsecondo: utile ad esempio per gli airbag, per controllare gli spettacoli pirotecnici o per gli armamenti.
  • Schermo fotografico: uno schermo che, oltre a proiettare immagini è in grado di acquisirne. E'una proposta della Apple, e si ottiene inserendo in uno schermo LCD dei piccoli sensori CCD che globalmente, tramite la rielaborazione di un processore, sono in grado di comporre un'immagine.
  • Il drone di sorveglianza invisibile: un altro passo verso il "Grande Fratello? Questo drone sfrutta il fenomeno per cui riusciamo a malapena a distinguere le eliche in movimento di un aeromobile. Non è invisibile al radar, sicuramente è molto difficile da osservare.
Fonte : http://www.vortexmind.net/index.php/2006-12-29-alcune-invenzioni-strane-del-2006/